Unesco
Le Associazioni e i Club per l’UNESCO consistono in gruppi di persone di tutte le età, di ogni estrazione sociale e di differente bagaglio culturale professionale che condividono gli ideali dell’UNESCO e decidono di associarsi per realizzarli insieme nella loro vita quotidiana.
Le Associazioni e i Club per l’UNESCO sono organi senza scopo di lucro, legalmente e finanziariamente indipendenti dall’UNESCO, i cui associati operano su base volontaria nell’ambito dei maggiori programmi dell’UNESCO.
Lo scopo principale delle Associazioni e dei Club per l’UNESCO è promuovere la comprensione e il sostegno della missione, delle priorità e dei programmi dell’UNESCO nell’ambito della società civile.
Per questo, gli obiettivi strategici delle Associazioni e dei Club per l’UNESCO sono:
- incoraggiare l’interesse di un vasto pubblico per le priorità e i programmi dell’UNESCO, promuovendone la conoscenza e la condivisione
- contribuire a livello locale all’attuazione dei programmi dell’UNESCO, in coordinamento con la Commissione Nazionale per l’UNESCO
- diffondere i valori di solidarietà, tolleranza e rispetto della diversità culturale e promuovere l’educazione alla cittadinanza globale, ai diritti umani e allo sviluppo sostenibile
- promuovere le giornate, le settimane, gli anni e i decenni internazionali proclamati dall’UNESCO
- contribuire alla diffusione dei messaggi dell’UNESCO traducendo i documenti e le informazioni del Segretariato e utilizzando a tal fine tutti i mezzi di comunicazione, inclusi i social media.
I Club
La costituzione di un Club per l’UNESCO presuppone la formazione di fatto di un gruppo di persone che condividono e intendono perseguire e diffondere gli ideali UNESCO nel proprio territorio. Il Coordinatore del gruppo di promozione dovrà sottoporre alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO una domanda di costituzione di un Club.
Per costituire un Club e ricevere l’accreditamento della CNIU, è necessario seguire ed adeguarsi alle regole previste nella Risoluzione n.90 “Regulatory Framework regarding Associations and Clubs for UNESCO” (39C/Resolution 90) della 39° Conferenza Generale dell’UNESCO (Parigi, 30 ottobre-14 novembre 2017) e nel relativo Annex VI.
In particolare si segnala che il nuovo quadro regolamentare (di cui la CNIU fornisce una traduzione di cortesia) approvato nel novembre del 2017 dalla 39ma Conferenza Generale dell’UNESCO, stabilisce la responsabilità del controllo e della supervisione dei Club e della Federazione in capo alla Commissione Nazionale.
Il nuovo Quadro Regolamentare stabilisce inoltre, con estrema chiarezza, le “regole di ingaggio” che tutti i Club sono tenuti a rispettare. Esse prevedono di:
- Operare sotto il controllo della Commissione Nazionale alla quale devono sottoporre un piano d’azione all’inizio dell’anno e un rapporto sull’attività svolta nell’anno passato;
- Non usare il Club per scopi politici; non svolgere attività che generi un profitto economico; non fare affermazioni in nome dell’UNESCO o della Commissione Nazionale; non esercitare diritti e prerogative dell’UNESCO (per esempio, la nomina degli “Ambasciatori di buona volontà” o l’attribuzione di altri titoli);
- Rispettare rigorosamente le Direttive concernenti l’uso di nome, acronimo, logo e nomi di dominio su internet dell’UNESCO al fine di evitare eventuali abusi;
- Utilizzare il nome, l’acronimo e il logo dell’UNESCO, solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla Commissione Nazionale, unicamente nel formato stabilito dal Quadro Regolamentare, anche in lingua italiana;
- Non usare l’acronimo “UNESCO” nel sito web, nell’indirizzo email o nel nome degli account dei social network dell’Associazione o del Club, o qualsiasi altra formulazione che possa suggerire falsamente che essi fanno parte dell’UNESCO.
Il Quadro Regolamentare prevede che i Club possono riunirsi, su base volontaria, in una Federazione Nazionale, che si costituisce sotto l’egida e con l’autorizzazione della Commissione Nazionale, per lo svolgimento delle seguenti funzioni:
- Guidare e consigliare i Club su come raggiungere gli obiettivi strategici di partenariato;
- Se necessario, sostenere la Commissione Nazionale nel coordinamento dei Club, nella loro formazione e nella compilazione e raccolta dei loro rapporti annuali;
- Avvisare la Commissione Nazionale nel caso in cui alcuni Club non si conformino alle regole di ingaggio;
- Incoraggiare i contatti, le attività comuni e la collaborazione tra i Club organizzando le loro attività sulla base di un piano d’azione validato dalla Commissione Nazionale per l’UNESCO.
La lista dei Club è aggiornata ad agosto 2024.
Il Quadro Regolamentare specifica anche che ci può essere un’unica Federazione in ogni Stato, e la sua legittimità è garantita dalla Commissione Nazionale.
Le Federazioni devono rispettare puntualmente:
- le Direttive concernenti l’uso del nome, acronimo, logo e nome del dominio internet dell’UNESCO;
- usare il logo dell’UNESCO solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla Commissione Nazionale per l’UNESCO nel formato indicato dal Quadro Regolamentare, utilizzando la lingua nazionale.
Infine, le Federazioni non hanno l’autorità per concedere ad altre entità il diritto all’uso del nome, dell’acronimo e dei domini internet dell’UNESCO e si impegnano a non usare l’acronimo “UNESCO” nel loro sito web, indirizzo email o nome degli account dei social network o qualsiasi altra formulazione che possa suggerire falsamente che esse fanno parte dell’UNESCO.
La partecipazione dei Club alla Federazione avviene su base volontaria.
In Italia gran parte dei Club per l’UNESCO sono riuniti nella Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO-FICLU, fondata nel 1979, avente la qualifica di Ente di Formazione Nazionale riconosciuto dal MIUR a seguito dell’adeguamento ai sensi della Direttiva n°170 del 2016.
La Federazione Nazionale, nell’implementazione delle proprie attività, può essere sostenuta finanziariamente dalle autorità nazionali o da alcuni partner sotto la supervisione della Commissione Nazionale per l’UNESCO.
Nel 2023 la Commissione Nazionale per l’UNESCO della Repubblica del Kazakistan e la Federazione Nazionale dei Club per l’UNESCO del Kazakistan hanno pubblicato un interessante documento dedicato alle Associazioni e Club per l’UNESCO e al ruolo che rivestono nell’ambito dell’Organizzazione.
Le Associazioni
In Italia esiste l’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO-AIGU composta da oltre trecento giovani tra i 20 e i 35 anni, fra cui studenti, ricercatori, artisti, professionisti, manager e imprenditori. Costituitasi nel 2015 come Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO con l’obiettivo di supportare le attività della Commissione nel campo dell’educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione, all’inizio del 2018 l’Associazione si è dotata di un nuovo statuto e ha elaborato un programma di lavoro pluriennale.
L’Associazione ha una struttura centrale costituita da un Consiglio Direttivo, che si occupa della direzione e gestione dell’intera associazione, e un Coordinamento Nazionale di supporto al Consiglio Direttivo, i quali insieme si occupano della gestione di tutte le attività e della realizzazione dei progetti nazionali; AIGU presenta una diramazione capillare attraverso i Gruppi Regionali ai quali è demandata l’organizzazione di attività ed eventi su tutto il territorio italiano.
Il ruolo della Commissione Nazionale
Il Quadro Regolamentare afferma esplicitamente il principio della diretta supervisione dei Club e della Federazione, presupposto per assicurare il controllo della loro qualità di aderenza al Quadro Regolamentare.
Le Commissioni Nazionali, in particolare, sono responsabili di:
- Accreditare, supervisionare, valutare e se necessario, revocare l’accreditamento dei Club. Come chiarito dall’Ufficio Legale dell’UNESCO si tratta di una competenza che la Commissione Nazionale non può delegare ad altra entità;
- Assicurarsi che gli scopi e le attività dei Club siano ispirati agli attuali obiettivi strategici e alle priorità programmatiche dell’UNESCO;
- Assicurarsi dell’uso corretto del nome, acronimo e logo dell’UNESCO;
- Incoraggiare la cooperazione con i Club a livello nazionale, regionale e internazionale;
- Incoraggiare modalità sperimentali di cooperazione con altre reti UNESCO nel paese, come le Cattedre UNESCO o le Scuole Associate all’ UNESCO.
L’UNESCO ha pubblicato l’edizione 2021 della Practical Guide “Associations and Clubs for UNESCO”.